TRENTINO 6.5.2011

L'articolo, a cura della giornalista Elisa Salvi del Trentino, parla della presentazione del libro Scedola e l'èrt di comics e della mostra di fumetti dei ragazzi della scuola media di Campitello di Fassa.

COME IMPARARE IL LADINO DIVERTENDOSI CON I FUMETTI

Il fumetto è uno dei modi più divertenti per avvicinare i ragazzi al ladino. Lo prova la mostra di "comics" degli studenti della seconda media di Campitello, al cinema Marmolada di Canazei fino al 7 maggio (ore: 15-18), che martedì scorso ha inaugurato la terza edizione de l'"Aisciuda Ladina", settimana dedicata alla lingua valligiana. Tutte da ridere le strisce ladine di "Supergiaf contra l diaol" (Il Supernonno che combatte contro il diavolo), o "Nigola" (la nube che va sott'acqua con un peso alla caviglia) inventate con fantasia, assieme a tante altre (tutte su: www.scolart.blogspot.com), dai ragazzi. Ma che "disegni e nuvole piene di parole fassane" piacciano, lo si sa da almeno dieci anni. Da quando Manuel Riz, talentuoso artista di Canazei, ha iniziato a pubblicare sul periodico "Usc di ladins" le storie di "Scedola" (truciolo), personaggio che interpreta l'attualità con il guizzo della satira e la "voce" ladina.
E anche dietro all'esposizione c'è Riz, docente a Campitello di educazione artistica e da un paio d'anni responsabile di un laboratorio sul fumetto, che ha trasformato l'esperienza sua e dei ragazzi in un libro, presentato assieme alla mostra, che spiega tutto sui "comics". E manco a dirlo, il protagonista del testo è il simpatico truciolo di Riz. Il libro, "Scedola e l'ert di comics", è stato ideato per gli studenti della Scuola ladina di Fassa sotto la guida di Vigilio Iori e in collaborazione con Olfed e Union Generela di Ladins dla Dolomites. Con l'inconfondibile ironia di Riz, il manuale presenta un po' di storia delle strisce, da Yellow Kid (1895) ai più moderni Braccio di Ferro o Tex.