TRENTINO 6.8.2013

L'articolo a cura di Elisa Salvi del Trentino, parla della partecipazione insieme a Claus Soraperra, al concerto di Vinicio Capossela per i Suoni delle Dolomiti. 

CON VINICIO ECCO MANUEL E CLAUS
Anche i due artisti protagonisti al Vajolet:"Capossela conquistato dalle Dolomiti"
Per quasi tutto il concerto, hanno fatto parte (in prima fila) di quei 5 mila che, nel cuore della notte del 3 agosto, sono saliti al Vajolet per assistere all’Alba di Vinicio Capossela. Ma, gli artisti di Canazei, Manuel Riz e Claus Soraperra, sul finire dello spettacolo, sono diventanti protagonisti a fianco del cantautore. Grazie all’amicizia che li lega da tempo a Capossela, Riz (fumettista che quest’estate ha fatto incetta di riconoscimenti) e Soraperra (pittore e responsabile del Liceo delle Arti di Pozza) hanno contribuito al successo dell’appuntamento de “I Suoni delle Dolomiti” che, al di là di qualche disagio per l’accesso da Pera al Gardeccia, ha ampiamente soddisfatto il pubblico, conquistato da un concerto (gratuito) di quasi tre ore.
E il finale è stato uno dei momenti più coinvolgenti: «D’accordo con Vinicio, vestiti di pelli, abbiamo interpretato “i caproni” figure con un che d’ancestrale - spiegano i due artisti - sbucando da dietro il palco roccioso, simulando scontri tra noi, avvicinandoci al pubblico, colto di sorpresa e divertito tanto da mettersi a ballare. Un crescendo d’intensità mimica che è andato di pari passo al ritmo incalzante dei brani conclusivi di Vinicio e alla sua lettura della leggenda del Lago d’Antermoia».
Riz e Soraperra non sono nuovi a queste prove d’artista con Capossela: hanno iniziato un paio d’anni fa in occasione di un concerto a Trento (che li ha fatti incontrare per via del libro di Riz sui riti di San Nicolò) interpretando i “Krampus” (diavoli), ripetuti a Riva del Garda lo scorso settembre.
«Il Vajolet è stato speciale per noi e non solo. Vinicio ci ha confessato che questo è stato uno dei concerti più belli della sua vita, per le montagne, la luce che le lambiva, il volo dei corvi e la presenza del suo mito: Psarantonis. È stato un piacere per lui esibirsi in Fassa».
Una valle che Capossela aveva conosciuto finora, nella veste invernale, per merito dei due artisti, capaci di fargli apprezzare la cultura ladina. L’Alba ha fatto scoprire, con occhi nuovi, al cantautore la montagna d’estate: una rivelazione, tanto da fargli scegliere, con l’aiuto di Riz e Soraperra, un look alpino per lo spettacolo. «Appena arrivato con la sorella, giovedì scorso abbiamo accompagnato Vinicio in uno storico negozio d’articoli sportivi di Canazei, dove ha comprato - dopo prove tanto lunghe che lì non si erano mai viste - scarponi, calze di lana, pantaloni alla zuava, camicia a scacchi e cappello di feltro. Ma il bello è venuto quando abbiamo testato l’acquisto con una passeggiata fino a Mortic: Vinicio era soddisfattissimo, lo ripeteva a ogni passo».
In questi giorni fassani Capossela ha anche annunciato a Riz e Soraperra progetti futuri che li potrebbero coinvolgere: «Il mondo di Vinicio è diverso dal nostro, ma ci accomuna una sintonia artistica. Se ci chiama siamo pronti».