DOLOMITES SOUVENIR


Raccogliere oggetti rifiutati o abbandonati sui sentieri o sulle piste da sci, diventa un'occasione per intraprendere un lavoro di archeologia contemporanea ovvero "etnoarcheologiaturistichalpina".
Crediamo infatti che attraverso la raccolta sul territorio dolomitico e l'archiviazione di questi piccoli reperti, possiamo risalire a delle informazioni che dall'ambito di ricerca passano all'ambito di ricerca passano all'ambito socio-antropologico fornendoci informazioni nuove.
La nostra azione artistica riconosce che siamo ormai parte di una società consumistica che utilizza l'oggetto solo per il fine stabilito, abbandonandolo poi, ma pur riconoscendo questo meccanismo passivo, il nostro pensiero vuole mettere in luce le possibilità creative che il sistema contiene in sè.
Il reperto attraverso il lavoro di raccolta e catalogazione diviene nuovamente "oggetto", con l'azione artistica "opera", che documenta la storia e un pensiero nuovo di attenzione critica verso i fenomeni ciclici della vita della nostra piccola comunità già globalizzata a vocazione turistica.




La presentazione del progetto Dolomites souvenir si è svolta il 9 ottobre 2015 a Canazei, presso la Frida Street Gallerylo spazio autogestito con l'artista Claus Soraperra, dove insieme ad un bel gruppo di amici e sostenitori è stata inaugurata la mostra di strada con la distribuzione dei 40 reperti (confezionati, numerati e firmati) raccolti in quota durante l'estate.