TRENTINO 7.11.2014


L'articolo a cura della giornalista Elisa Salvi del Trentino, parla del premio Menzione Speciale Gran Guinigi per il libro Scedola-PatofiesLucca Comics & Games 2014.

L'OSCAR DEL FUMETTO A MANUEL RIZ
Menzione speciale per "Scedola" al festival di Lucca: "Soddisfazione enorme"

«Con una creatività bizzarra e imprevedibile Manuel Riz ci consegna un'imperdibile e unica lezione di ladino». Questa è la motivazione alla menzione speciale al libro "Scedola-Patofies" con cui, il 31 ottobre, la giuria del "Gran Guinigi" ha premiato Riz, fumettista di Canazei, al Lucca Comics & Games Festival. A chi non s'intrattiene abitualmente con questa forma d'espressione e d'arte, in equilibrio tra disegno e parola, va precisato che il "Gran Guinigi" è considerato una sorta di Oscar del fumetto.
Un riconoscimento prestigioso per cui le case editrici (internazionali) del settore, ogni anno, gareggiano con il meglio della loro produzione. Ed è davvero sorprendente la menzione assegnata a Riz, che alle spalle non ha un editore "forte" e conta lettori prevalentemente ladini dal 2000, quando ha ideato Scedola (truciolo, in ladino), l'irriverente protagonista di strisce e storie spassose pubblicate dal periodico "La Usc di Ladins".
Lo scorso maggio Riz, col sostegno del Comune General de Fascia e de l'Union Generela di Ladins, ha raccolto il meglio delle "Patofies" (storie) di Scedola, dal 2006 al 2013, nel suo primo libro curato con il grafico badiota Michael Moling. «A giugno - spiega Riz, 38 anni, insegnante d'educazione artistica in Fassa - l'ho inviato, quasi per gioco, al concorso ed è stata una grande soddisfazione ricevere subito la menzione. Il mio Scedola, che parla ladino e racconta spesso "piccole storie di montagna", si è confrontato con i lavori di talenti quali Gipi (spesso sulle pagine di Repubblica, insignito "Maestro del fumetto" al "Gran Guinigi"). È il premio più importante che ho ottenuto finora». Grazie al suo talento Riz, infatti, non è nuovo ai riconoscimenti - basti ricordare, tra i tanti, il 3º posto, nel 2013, alla "Biennale internazionale dell'umorismo nell'arte" di Tolentino e il 2º al concorso Andrea Pazienza - ma certo il libro di Scedola, che incarna caratteristiche arcaiche e moderne dei ladini delle vallate del Sella e critica, con le sue battute taglienti, personalità autorevoli, non è passato inosservato, tra le 205 pubblicazioni in concorso, alla qualificata giuria, composta tra gli altri da Luca Raffaelli (uno dei massimi esperti italiani di fumetti).
Il modo in cui Riz è venuto a conoscenza del premio è singolare quanto le vicende che narra di Scedola. «Venerdì scorso, per curiosità, ho dato un'occhiata in Internet ai risultati del concorso: alla fine dell'elenco degli otto autori premiati (per varie categorie), ho notato la menzione a "Patofies". Non ci potevo credere! Tanto che ho contattato subito gli organizzatori. Per un disguido "tecnico" non è giunto l'invito alla premiazione e mi è dispiaciuto perché l'avrei ricevuta dalle mani di Gabriele Salvatores. Ma, nel giro di poco, ho ricevuto la menzione che, oltre a riempirmi di gioia, mi incoraggia a proseguire con le avventure di Scedola».