Un tempo, il tradizionale rito di
passaggio dei giovani nella società degli adulti, avveniva nei paesi della Val
di Fassa fra 6 e 8 dicembre. Per il gruppo dei CONSCRIC era un momento molto
atteso, viste le ristrettezze economiche e le rare occasioni di far festa
durante il resto dell’anno, che però comportava anche l’impegno di presenziare
a diverse cerimonie e processioni nei mesi a seguire.
Nel corso degli anni la
tradizione di indossare il cappello con i fiori e nastri colorati è rimasta
viva in valle, anche se ha lasciato il posto ad altri momenti più di svago e di
incontro fra coetanei, piuttosto che a funzioni cristiano-religiose.
Di questo
e molto altro, si è parlato il 9 dicembre all’appuntamento annuale che il Museo Ladin de Fascia dedica ai CONSCRIC, al quale sono stato invitato a partecipare,
insieme a diverse generazioni di donne e uomini, raccontando la nostra esperienza
passata e della trasformazione del rito nel corso del tempo.
Per l’occasione ho
realizzato una stampa dedicata ai CONSCRIC del 2005, dove l’immagine riprende
il nuovo modo di interpretare e comunicare questo particolare momento da parte
della generazione contemporanea.